Le nuove esigenze del retail e le tendenze emergenti
Il settore retail sta attraversando una fase di profonda trasformazione e innovazione degli spazi fisici, sia in Italia che in Europa. Marco De Carli, Presidente e fondatore di Dinn!, e Matteo Caraffini, Senior Strategist, hanno offerto a noi studenti di Trade e Consumer Marketing una panoramica sui cambiamenti in atto e sulle nuove esigenze emergenti nel mondo del retail. La testimonianza ha avuto luogo durante il corso di Shopper Marketing tenuto dalla professoressa Maria Grazia Cardinali.
Dinn!: Design e Strategia per il Retail del Futuro
Dinn! è una società di design e innovazione che coniuga un approccio strategico e creatività per sviluppare progetti innovativi per brand e consumatori. Il processo parte da una visione manageriale per arrivare alla progettazione di esperienze immersive nei luoghi fisici. Il focus principale viene posto sulle persone e sui brand, con la tecnologia e il digitale come elementi abilitatori piuttosto che punti di partenza.
Fondata in Italia nel 2013, Dinn! opera a livello internazionale, con una maggiore presenza all’estero rispetto al mercato nazionale ed una sede a Milano ed una in co-branding a New York
Dinn! si concentra su quattro macroaree di competenza:
- Company (Brand): analisi degli obiettivi di business, target di riferimento, immagine e percezione del marchio.
- Intention (People): studio delle motivazioni che spingono i consumatori a visitare gli spazi fisici, considerando l’influenza dei percorsi digitali e post-digitali.
- Interaction (Experience): sviluppo di modelli di servizio e interazione tra persone, prodotti, tecnologia e ambiente fisico.
- Space (Interior): progettazione degli spazi, con un approccio multilivello che integra tutte le dimensioni precedenti.
Questi temi sono al centro delle conversazioni con i clienti, con l’obiettivo di attivare processi innovativi nel settore.
Dinn! opera in diversi settori senza un esclusiva focalizzazione su uno specifico, quindi inter settore come asset di differenziazione ulteriore verso i competitors. Tra i principali ambiti di lavoro si trovano banche, Pharma & Beauty, Consumer Retail, Navi da crociera, Grocery, Hospitality, Financial Services, Settore turistico (con particolare attenzione alla riqualificazione degli infopoint).
Analisi dei Trend Retail
Attraverso uno screening dei principali trend retail elaborati dalle grandi società di consulenza, Dinn! ha individuato nuovi insight e approcci per il settore.
Partendo dai consumer insights, si osservano alcune tendenze chiave che influenzano il comportamento dei consumatori:
- Escape from reality: bisogno di evasione dalla realtà;
- Eco romanticism: crescente sensibilità verso la sostenibilità;
- Human touch: necessità di esperienze più umane post-pandemia;
- The new luxury: evoluzione del concetto di lusso;
- Online and offline blurred lines: integrazione tra fisico e digitale;
Sulla base di questi comportamenti, emergono 4 macro-trend per il retail:
- Tactile Hedonism: risposta alla sovrastimolazione con spazi che favoriscono il relax.
- Never-Ending Childhood: nostalgia e intrattenimento come strategie di coinvolgimento.
- AI Companionship: impatto dell’intelligenza artificiale sulle esperienze nei punti vendita.
- Confused Fragmentation: gestione dell’incertezza generata dai cambiamenti continui degli algoritmi digitali.
Il punto vendita fisico diventa un media, capace di costruire fiducia, rilevanza e attenzione nel consumatore. Il ruolo dello spazio nel marketing mix sta passando da un modello push a uno pull, più orientato all’attrazione che all’imposizione.
Nuove Strategie per il Retail
Per rimanere attuali, i punti vendita devono adottare nuove strategie e ottimizzare l’uso degli spazi. Alcuni ingredienti chiave sono:
- Creazione di contenuti e attivazione degli spazi fisici (es. podcast, social commerce);
- Formatted Experience: esperienze personalizzate per target specifici;
- Time-Changing Layout: layout modulari per adattarsi rapidamente alle tendenze;
Esempi di formati innovativi includono:
- Hub sociali: luoghi di networking e co-working, come Virgin Money.
- Community store: negozi di quartiere con assortimenti selezionati, come il modello Aldi.
- Pop-up store: punti vendita temporanei per testare prodotti e consolidare il brand (es. Zara Ski, Esselunga premium pop-up).
- Terzi luoghi: spazi aperti alla collaborazione tra diversi brand.
- Brand Theatres: ambienti progettati per raccontare la narrativa del brand.
- Hyper Connected Locations: luoghi caratterizzati da integrazione avanzata tra fisico e digitale.
Domande dei traders
Quali sono le differenze tra USA ed Italia per quanto riguarda il retail?
L’Italia possiede una storia, heritage, che gli Stati Uniti ci invidiano, ma gli USA eccellono nella costruzione dell’identità di brand. Quindi, l’Italia ha un enorme vantaggio dal punto di vista di storytelling al contrario degli Stati Uniti che, nonostante la mancanza di heritage, sono esperti progettisti di spazi e di identità di brand. Un esempio significativo statunitense è Trader Joe’s, che ha rivoluzionato l’esperienza di acquisto attraverso un’organizzazione innovativa delle casse (collocazione diagonale e non a schiera come in Italia) e un’accoglienza personalizzata (“concierge” che ti indica in quale cassa andare con una bandierina).
Conclusione
Il retail sta subendo una profonda trasformazione, spostandosi verso un modello più esperienziale, interattivo e connesso. Le nuove strategie e trend delineati da Dinn! offrono una prospettiva chiara su come affrontare queste sfide e opportunità, ridefinendo il ruolo degli spazi fisici nel panorama retail moderno.
Scritto da Martina Spallone
Se sei interessato ad altri Inside clicca qui.